Progetto d’interni: due versioni della stessa casa a confronto
Ogni progetto di interior design nasce da una visione, ma per trasformarla in uno spazio reale e armonioso serve metodo, conoscenza tecnica e una grande capacità di ascolto.
In questo articolo ti mostriamo in breve come funziona il nostro lavoro di progettisti e soprattutto come un progetto può cambiare radicalmente l’aspetto e la percezione di un ambiente, partendo da una planimetria e arrivando a due interpretazioni stilistiche completamente diverse.
Secondo noi, dietro ogni scelta estetica c’è una solida base architettonica, lo studio delle proporzioni, della luce e della funzionalità. Perché un buon progetto non si limita a “decorare”, ma costruisce il carattere e l’anima di una casa, quella che più si avvicina al modo in cui vuoi viverla.
La trasformazione degli spazi
Il punto di partenza era un appartamento di 75 mq calpestabili (circa 90-95 commerciali) di un edificio degli anni ‘60, con la distribuzione frammentata tipica dell’epoca.
Il progetto nasce dalle esigenze dei proprietari e dal layout esistente dell’appartamento, con i classici vincoli strutturali come finestre, pilastri e allacci. La distribuzione interna è stata ripensata per rendere gli ambienti più funzionali e accoglienti, migliorando la vivibilità quotidiana.
E’ bene precisare, che prima di giungere a questa versione definitiva sono state presentate ai clienti altre due soluzioni e che questa è stata comunque affinata in seguito nei dettagli. Questo per comprendere come si arriva ad una soluzione definitiva: è un percorso che richiede tutto il tempo necessario per essere sicuri di aver valutato tutti gli aspetti tecnici e le necessità insieme al cliente.
Abbiamo ripensato gli spazi in chiave più fluida, migliorando la luce naturale e la connessione tra zona giorno e cucina, inglobando anche l’ingresso. Abbiamo aggiunto isolamenti e contropareti nelle stanze adiacenti alle altre unità immobiliari, per migliorare l’isolamento acustico e consentire il passaggio degli impianti. Abbiamo ampliato il bagno consentendo di inserire una doccia walk-in e un piccolo spazio per lavatrice e asciugatrice. Infine abbiamo cercato di nascondere le travi esistenti con un gioco di mensole e nicchie in cartongesso, per dare coerenza a tutto l'insieme. La nuova planimetria risponde meglio alle esigenze di una famiglia moderna, pur mantenendo proporzioni armoniose e un’atmosfera accogliente.
Bisognava pensare fuori dagli schemi e rivoluzionare la pianta. Dopo aver verificato gli impianti con l’idraulico, abbiamo visto che era possibile invertire la zona soggiorno con la cucina, unendo in un unico open space gli spazi. La zona giorno, ampia e luminosa grazie alle grandi finestre, combina una zona operativa ben organizzata, uno spazio pranzo (accogliente e conviviale) e una zona relax e tv, mantenendo continuità e dialogo tra gli spazi. Nella zona notte trovano posto una camera matrimoniale, una seconda camera e un bagno più funzionale, separato dalla zona giorno con un disimpegno.
Il progetto architettonico: la base su cui costruire lo stile
Prima di parlare di arredi, colori e materiali, è fondamentale sottolineare un aspetto spesso trascurato: nessuno stile può funzionare davvero senza un progetto architettonico solido.
La distribuzione degli spazi, la luce naturale, le proporzioni, la posizione degli impianti — sono tutti elementi che definiscono la qualità di un ambiente molto più di un divano alla moda o di una tinta di colore alle pareti. È proprio qui che entra in gioco la differenza tra un semplice interior designer e un professionista con formazione architettonica o tecnica, come nel nostro caso.
Un architetto o geometra specializzato in interior design non si limita a “decorare”, ma progetta l’ambiente nel suo insieme, rispettando le normative, ottimizzando gli spazi e creando le condizioni ideali perché ogni scelta estetica possa essere realizzata e duri nel tempo.
Alla base di ogni progetto di interior design riuscito c’è molto più di una bella idea o di un arredo ben scelto: c’è una visione d’insieme. Ogni spazio funziona davvero solo quando estetica, funzionalità e tecnica dialogano in modo coerente. Nulla è lasciato al caso. Ogni dettaglio – dall’impianto elettrico alla disposizione degli ambienti, dai materiali alle proporzioni degli spazi – viene studiato con attenzione per garantire funzionalità, equilibrio e armonia.
Prevedere con cura ogni passaggio è ciò che ci permette di affrontare gli imprevisti con prontezza e trasformarli in opportunità. È questo approccio integrato che fa la differenza tra un semplice restyling e un progetto sartoriale studiato nei minimi particolari.
Solo quando la base è corretta, quando ogni parete, punto luce e apertura è stata studiata con criterio, l’aspetto estetico può esprimersi liberamente e dare personalità alla casa.
In altre parole, lo stile è il vestito, ma l’architettura d’interni è la struttura che lo sostiene.
In questo caso studio vogliamo mostrarti come lo stesso spazio possa raccontare storie completamente diverse a seconda dello stile scelto. Come scritto in precedenza, abbiamo progettato la ristrutturazione di un appartamento partendo da una nuova distribuzione degli spazi più funzionale (guarda il prima e il dopo), per poi sviluppare due varianti di interior design: una dallo spirito contemporaneo e raffinato, e l’altra senza tempo, dove il colore diventa protagonista.
Due modi di vivere la stessa casa: stili e atmosfere a confronto
Variante 1 – Eleganza contemporanea
La prima interpretazione del progetto punta su uno stile contemporaneo sobrio, ma sofisticato, come lo stile Quiet Luxury, dove la palette neutra — tra bianchi caldi, sabbia e grigio antracite — crea un effetto elegante, avvolgente e rilassato.
Materiali come legno naturale, pietra chiara e tessuti materici esprimono un lusso discreto, fatto di equilibrio e comfort.
L’illuminazione integrata, pensata come elemento architettonico, modula le atmosfere e valorizza le texture. I contrasti in toni chiari e scuri creano dinamicità.
In camera da letto armadio in nicchia e scelta di colori neutri caldi per dare omogeneità e ampliare visivamente lo spazio, anche grazie alla carta da parati dietro al letto con il disegno di nuvole.
Quando gli spazi sono contenuti, è importante mantenere coerenza tra volumi e palette cromatica, così da ottenere ambienti armoniosi e visivamente ordinati.
È una casa pensata per chi ama gli interni contemporanei, caldi e senza eccessi, dove ogni dettaglio è studiato, ma mai ostentato.
Variante 2 – Vintage e senza tempo
La seconda proposta ha un aspetto fresco, accogliente, di carattere e senza tempo, come lo stile eclettico francese.
Una palette più vivace e personale, dove il verde salvia e il terracotta si alternano al bianco e ai legni naturali, donando personalità ad uno stile che può superare le mode e le tendenze.
L’atmosfera è quella di una casa accogliente, con un equilibrio delicato tra vintage e moderno.
Per dare carattere alla camera, una soluzione semplice ma d’impatto è la carta da parati: applicata sulla parete dietro al letto, diventa un elegante elemento d’arredo e trasforma lo sfondo in una sorta di grande opera decorativa.
I due progetti si distinguono per stili molto diversi, ma condividono una scelta decorativa di grande effetto: la carta da parati panoramica posata sulla parete dietro al letto. Oltre a valorizzare l’estetica dell’ambiente, questo elemento contribuisce a delimitare visivamente la zona notte e a creare un’atmosfera rilassata e suggestiva. In entrambi i casi, i motivi scelti restano delicati e nei toni neutri, perfetti per favorire il riposo.
Questa versione è più intima e confortevole, dove il colore diventa parte integrante dell’identità dello spazio.
Due stili, un unico progetto
Speriamo che questo caso studio possa mostrarti come un buon progetto di interior design non sia legato a uno stile preciso, ma alla capacità di rendere in pianta un pensiero di distribuzione interna ben bilanciato, che può essere declinato diversamente, in base alle esigenze e alla personalità di chi abiterà la casa.
Cambiano le finiture, i colori, le sensazioni, ma la base architettonica resta coerente: funzionale, luminosa e armoniosa. Due anime, due modi di vivere lo stesso spazio. Ecco perchè scegliere uno stile d’arredo non significa seguire una moda, ma trovare il linguaggio che rappresenta chi siamo.
Una casa può cambiare volto restando se stessa: ogni scelta – dal colore delle pareti alla disposizione della luce – contribuisce a costruire un’emozione.
Stesso appartamento, due stili diversi. Tu quale preferisci?
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Anna e Marco - CASE E INTERNI




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